Il Genitore Funzionale è quello in grado di Cambiare
Cos’è la famiglia?
La famiglia è una rete di legami con storia poiché è costituita da legami che si sviluppano nel tempo e nelle relazioni. Ogni membro sta in relazione con gli altri attraverso una rete di rappresentazioni mentali di sé e della relazione con l’altro che si forma proprio grazie alle interazioni continuate nel tempo (Francini G.,2019).
Chi è il genitore?
La nascita di un figlio elicita l’acquisizione di nuove prospettive e ruoli, ma costringe anche a rientrare in contatto con quello che è stato il proprio ruolo di figlio, riportando alla luce esperienze ed emozioni che si pensavano superate.
Berne (1971) definisce la genitorialità come un aspetto fondante della personalità di ogni persona che inizia a formarsi nell’infanzia, attraverso l’interiorizzazione dei desideri, dei comportamenti e delle aspettative genitoriali, che portano al formarsi di un vero e proprio “genitore interno”, da cui poi dipenderanno il giudizio di sé e i modelli relazionali messi in atto nell’interazione con gli altri.
Nei comportamenti di cura e di accudimento del proprio figlio si riattivano i modelli interni di relazione relativi alla propria storia familiare e personale che poi indirizzano, a livello inconscio, la capacità del genitore di rispondere in modo più o meno efficace, sollecito e sensibile alle richieste del figlio.
La capacità del genitore di leggere correttamente la propria storia familiare e il proprio stato mentale ha quindi un impatto decisivo sulla possibilità di leggere quello del figlio senza proiettare paure, desideri o bisogni che non gli appartengono (Serafini E. et al., 2019).
La capacità di cambiare.
La genitorialità quindi è quel processo dinamico attraverso il quale si impara a diventare genitori capaci di prendersi cura e di rispondere in modo sufficientemente adeguato ai bisogni dei figli, bisogni che sono estremamente diversi a seconda della fase evolutiva.
Non si può essere genitori sempre allo stesso modo, e con ciascun figlio, perché sarà necessario assolvere impegni differenti e adottare modalità comunicative e interattive diverse secondo l’età dei figli e secondo le loro particolari caratteristiche. Tutto ciò implica, quindi, la capacità dinamica di “rivisitare” continuamente il proprio stile educativo, affrontando in modo funzionale i cambiamenti che la vita può portare.
Il ciclo di vita della famiglia è sempre segnato da punti nodali, eventi normativi (prevedibili) e paranormativi (imprevedibili), che determinano una crisi (punto di svolta), stimolando così la famiglia a innescare processi trasformativi.
Non è quindi l’assenza di problemi che distingue la famiglia “nella norma” da quella “anormale”, bensì lo è la capacità di affrontare eventi nuovi e di adattarsi a situazioni sconosciute, con modelli alternativi di funzionamento adeguati alla nuova fase del ciclo di vita familiare (Carter, McGoldrick, 1980).
L’incapacità di adattarsi e strutturare modelli transazionali e relazionali diversi può portare quindi a gravi disagi e difficoltà relazionali che mettono a dura prova i membri della famiglia.
Quali sono le funzioni del genitore?
Il genitore è chiamato a svolgere nel suo ruolo una funzione educativa, connessa alla trasmissione di regole e limiti, che non può attuarsi al di fuori di una dimensione affettiva.
In particolare, si possono distinguere diverse funzioni proprie del ruolo genitoriale (Visentini, 2006):
1) Funzione protettiva, consiste nell’offrire cure adeguate ai bisogni del bambino. Determina il legame di attaccamento e quindi la creazione di quella che Bowlby definisce “base sicura”
2) Funzione affettiva, cioè la capacità di sintonizzazione affettiva con l’altro
3) Funzione regolativa, ovvero la capacità che il caregiver trasmette al bambino di regolare i propri stati emotivi e organizzare risposte comportamentali adeguate
4) Funzione normativa, ovvero la capacità del genitore di porre limiti e dare una struttura di riferimento, affinché il bambino possa muoversi all’interno di un contesto coerente e prevedibile, che gli permetta esplorazioni sicure.
5) Funzione predittiva, con cui si intende la capacità del genitore di prevedere il raggiungimento della prossima tappa evolutiva dai comportamenti del bambino, ma anche di valutare correttamente le sue capacità attuali
6) Funzione rappresentativa, permette di rappresentarsi le interazioni reali con il bambino, modificandole sulla base dell’evoluzione e della crescita del bambino stesso
7) Funzione fantasmatica, si tratta di fantasie che il bambino crea per conoscere la realtà e costruire la sua identità e all’inizio corrispondono ai fantasmi familiari dei genitori, consci e preconsci che fanno parte del romanzo familiare;
8) Funzione proiettiva, comprende le proiezioni che il genitore fa sul figlio sia a livello del figlio ideale che avrebbe voluto essere, sia delle parti di sé che rivede nel figlio (dimensione narcisistica della personalità)
10) Funzione triadica, ovvero la capacità di creare un’alleanza tra genitori e figlio in un cosiddetto gioco di squadra;
11) Funzione differenziale, capacità del genitore di riconoscere le differenze e valorizzarle sia in termini di differenze di genere, di generazione, di competenze, ma anche di riconoscimento delle specificità individuali.
Queste funzioni devono attuarsi nel rapporto unico e peculiare che si crea con il proprio bambino e che cambia da un figlio all’altro. Ogni bambino è portatore di bisogni e necessità specifici che esprime secondo le sue particolari modalità e inclinazioni temperamentali.
Al genitore non è richiesto di essere perfetto ma, come insegna Winnicot, sufficientemente buono. In grado quindi di sintonizzarsi e rispondere in modo efficace alle richieste del bambino e capace di rimediare, se necessario, quando questo non gli è stato possibile.
BIBLIOGRAFIA
Berne E. (1971), Analisi transazionale e psicoterapia, Astrolabio, Roma
Carter, E. A., & McGoldrick, M. (1980). The family life cycle: A framework for family therapy. Psychology Press.
Francini G. (2019) La genitorialità tra complessità e famiglia in movimento: la sfida per la terapia familiare. In: Essere genitori la dimensione parentale della genitorialità. Ed. Tullia Toscani
Serafini E. et al. (2019) E tu che genitore sei? In: Essere genitori la dimensione parentale della genitorialità. Ed. Tullia Toscani
Visentini G. (2006), Definizione e funzioni della genitorialità, in http://www.genitorialità.it.